Rottamazione quater, tempo scaduto

by • 15 luglio 2023 • ECONOMIA, In evidenzaCommenti disabilitati su Rottamazione quater, tempo scaduto171

Cala il sipario sulla domanda di adesione alla rottamazione quater prevista dalla Legge di bilancio 2023. L’ultimo giorno era il 30 giugno 2023. Possono ancora fare domanda solo i beneficiari della proroga decisa con il decreto alluvioni (decreto-legge n. 61 del 2023). Per loro la scadenza slitta al 30 settembre 2023.

Per gli altri, invece, da oggi 1° luglio 2023 il servizio di invio richiesta di sanatoria non è più disponibile. Chi è riuscito a fare la domanda, adesso deve solo aspettare che arrivi la risposta dall’Agenzia Entrate Riscossione.

Domanda chiusa non per tutti
La rottamazione quater, ricordiamo, interessa le cartelle di pagamento che hanno ad oggetto debiti (carichi) affidati all’Agenzia Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Chi voleva aderire doveva fare domanda all’Agenzia stessa entro il 30 giugno 2023. Solo per coloro che, alla data del 1° maggio 2023 avevano residenza, domicilio o sede in uno dei comuni di cui allegato 1 del decreto alluvioni, la scadenza è prorogata al 30 settembre 2023.

Per chi ha fatto domanda (o per chi la farà) la sanatoria permette di pagare solo la quota capitale del debito.

Quindi, fondamentalmente si risparmiano le sanzioni e gli interessi.
Il pagamento del dovuto è da farsi entro il 31 ottobre 2023 (ovvero 31 gennaio 2024 per gli alluvionati) se in sede di domanda è stato scelto l’unica soluzione. Nel caso, invece, di scelta rateale (massimo 18 rate) le prime due rate scadranno rispettivamente il 31 ottobre 2023 e 30 novembre 2023 (ovvero 31 gennaio 2024 e 28 febbraio 2024 per gli alluvionati). Le altre 16 rate andranno versate entro il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ogni anno a partire dal 2024.

A ciascuna scadenza sono concessi 5 giorni di tolleranza per pagare. Se non si paga, anche una sola rata, si decade dalla sanatoria.

Rottamazione quater, cosa e per quanto bisogna aspettare
L’aver presentato domanda non significa certezza della rottamazione quater. Infatti, dovrà arrivare dall’Agenzia Entrate Riscossione la comunicazione di accoglimento o rigetto.

In caso di accoglimento, la risposta indicherà anche l’importo da pagare e le scadenze. In caso di rigetto, invece, la comunicazione ne indicherà le motivazioni.

Il contribuente, quindi, adesso deve solo aspettare di ricevere questa comunicazione. Una comunicazione che arriverà al domicilio fisico indicato in sede di domanda oppure via PEC (se tale indirizzo è stato indicato nella domanda di adesione. Ed arriverà:

entro il 30 settembre 2023;
entro il 31 dicembre 2023 per gli alluvionati.

Riassumendo
– la domanda di adesione alla rottamazione quater (edizione legge di bilancio 2023) è scaduta il 30 giugno 2023

– potranno ancora fare domanda entro il 30 settembre 2023 gli alluvionati dei comuni di cui all’allegato 1 decreto-legge n. 61 del 2023

– dopo aver fatto domanda bisogna solo aspettare che l’Agenzia Entrate Riscossioni comunichi l’accoglimento o rigetto

– la comunicazione di accoglimento o rigetto della domanda rottamazione quater arriverà entro il 30 settembre 2023 (ovvero entro il 31 dicembre 2023 per gli alluvionati). Arriverà al domicilio fisico o sulla PEC indicati in sede di domanda la comunicazione di accoglimento indicherà l’importo da pagare a seguito dell’adesione alla sanatoria e le scadenze di pagamento

– la comunicazione di rigetto indicherà le motivazioni del rifiuto.

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