In molte regioni e zone italiane i riscaldamenti sono già accesi, mentre in altre ancora no e bisognerà attendere la metà di novembre o addirittura dicembre. Per ognuna ci si basa sul clima e le temperature medie e su una unità di misura chiamata “grado giorno”. Vediamo, allora, quali sono le date di accensione e spegnimento dei riscaldamenti che, come ogni anno, sono basati su singole fasce che variano in base alla zona.
Dove i riscaldamenti si possono già accendere
Dal 15 ottobre 2020 al 14 aprile 2021 è possibile accendere i termosifoni nella Zona E. I comuni coinvolti sono Verbania, Vercelli, Bolzano, Gorizia, Pordenone, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo,Treviso, Trieste, Udine, Verona, Vicenza, Venezia, Arezzo, Perugia, Rieti, Frosinone, Alessandria, Asti, Aosta, Biella, Bergamo,Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, L’Aquila, Campobasso, Potenza, Enna.
Dal 1 novembre, invece, è possibile accendere i riscaldamenti nella zona D, di cui fanno parte Pistoia, Prato, Massa Carrara, Siena, Forlì, Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro, Roma, Viterbo, Terni, Avellino, Chieti, Pescara, Foggia, Genova, La Spezia, Savona, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Isernia, Matera, Nuoro, Caltanissetta, Teramo e Vibo Valentia.
Le città dove i riscaldamenti si potranno accendere dal 15 novembre si possono accendere i riscaldamenti nella zona C che comprende: Lecce, Taranto, Brindisi, Catanzaro, Cosenza, Cagliari, Oristano, Sassari, Ragusa, Imperia, Latina, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno e Bari.
Dal 1 dicembre al 31 marzo 2021 toccherà alla Zona B con Crotone, Reggio Calabria, Messina, Catania, Agrigento, Trapani, Siracusa, Palermo e la Zona A con Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle.
Per le zone F ossia Trento, Cuneo e Belluno non ci sono date a cause delle temperature rigide, quindi il riscaldamento si può accendere tutto l’anno.
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