Il presidente del nuovo C.d.A. Ferdinando Buffoni riferisce di essere stato, insieme al consigliere Luciano Ognissanti, presso lo studio dell’avv. Filippo Bassu per un riscontro sulle ipotesi di responsabilità amministrativa a carico del precedente consiglio di amministrazione decaduto il 18.3.2017.
EDITOR’S NOTE : Alla data del 17 marzo 2017 il decaduto Consiglio di Amministrazione era formato dai seguenti membri : Piergianni Addis (presidente); Sandro Guiducci (tesoriere); Federico Cogo (consigliere); Walter Soardo (consigliere)
Le ipotesi di responsabilità sottoposte al giudizio dell’avv. Filippo Bassu, per valutarne gli elementi di fondatezza, riguardavano :
1) Accordo di conciliazione
La Comunità nel corso del 2016 ha riconosciuto la proprietà a titolo di usucapione di un appezzamento di terreno, acquistato dalla Cooperativa Costa Paradiso il 30/12/1974, di oltre 16 ettari ad un privato, cui era stato concesso in comodato d’uso. Con dichiarazione sostitutiva del 25/08/2014, il dr. Piergianni Addis attestava che il terreno era di proprietà della Comunità, ma dopo due anni riconosceva, in sede di conciliazione, l’usucapione a favore di un erede del detentore originario.
2) Transazione con S.E.I. S.p.A.
A fronte di un debito riconosciuto di 296.123,97 € la S.E.I. corrispondeva il minor importo di 200.000 € (sconto di euro 96.123.97 pari al 32%). L’accordo è stato perfezionato a Novembre 2016 ed ha previsto il reintegro del diritto di voto all’ assemblea del 24 Novembre 2016. Accordo avvenuto col C.d.A. in prorogatio, privo perciò dei poteri necessari per un atto dispositivo, come quello in questione. E’ in corso una trattativa con la S.E.I. S.p.A. per la revisione della transazione.
3) Rilevamenti volumetrici a mezzo drone
Ad oggi la volumetria totale edificata, a seguito di concessioni per piani casa, per abusivismi di vario tipo, è sfuggita al controllo amministrativo comunitario per cui il precedente C.d.A. aveva affidato ad una azienda specializzata un rilevamento dei volumi per via aerofotogrammetrica con elaborazioni matematiche dei risultati fotografici. Il contratto per questo affidamento non ha specificato né l’obiettivo, né i valori degli scostamenti richiesti nei risultati per l’affidabilità degli stessi. A seguito di ciò sono stati spesi 84.000 euro per un lavoro di sicura caratura sul piano professionale, ma che non serve a nulla ai fini delle esigenze della Comunità. Infatti gli scostamenti dallo stato reale sono elevati ( dal 20 al 70%) con valori estremamente variabili da caso a caso.
4) Revisione e manutenzione straordinaria del depuratore
Si tratta di valutare la compatibilità di una manutenzione straordinaria su un cespite non di proprietà della Comunità; Spesa per circa 300.000 euro a fronte di un appalto per circa 110.000 euro + IVA; Il direttore dei lavori ha rinunciato all’incarico per motivi personali e chi è subentrato non ha fornito alcun progetto; Direzione lavori per 20.000 euro in successione a due professionisti, in assenza del pur minimo verbale sullo stato dei lavori.
A giudizio del legale, solo in due casi, nei quali si può individuare una colpa grave degli amministratori, sussisterebbero gli elementi costitutivi per un’azione di responsabilità che possa essere ragionevolmente accolta dal giudice. Tali casi riguardano l’incarico di validazione del progetto di ampliamento dell’impianto fognario e l’incarico di direzione dei lavori per la messa a norma dell’impianto di depurazione affidati, entrambi, all’ing. Giampiero Cassitta. Negli altri casi, pur in presenza di una evidente negligenza ed incapacità gestionale degli amministratori, non sarebbero ravvisabili elementi sufficienti per proporre con possibilità di successo un’azione di responsabilità.
Il presidente del nuovo C.d.A. Ferdinando Buffoni ha precisato più volte che non vi è da parte dell’attuale C.d.A. alcun atteggiamento punitivo nei riguardi del precedente Consiglio.
Tuttavia, per aderire alla richiesta di molti partecipanti e per adempiere ad un dovere di trasparenza, l’attuale C.d.A. ha ritenuto necessario approfondire la sussistenza di un danno patrimoniale per la Comunità in relazione ad alcuni atti della precedente gestione.
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Il presidente del nuovo C.d.A. Ferdinando Buffoni riferisce di essere stato, insieme al consigliere Luciano Ognissanti, presso lo studio dell’avv. Filippo Bassu per un riscontro sulle ipotesi di responsabilità amministrativa a carico del precedente consiglio di amministrazione decaduto il 18.3.2017.
EDITOR’S NOTE : Alla data del 17 marzo 2017 il decaduto Consiglio di Amministrazione era formato dai seguenti membri : Piergianni Addis (presidente); Sandro Guiducci (tesoriere); Federico Cogo (consigliere); Walter Soardo (consigliere)
Le ipotesi di responsabilità sottoposte al giudizio dell’avv. Filippo Bassu, per valutarne gli elementi di fondatezza, riguardavano :
1) Accordo di conciliazione
La Comunità nel corso del 2016 ha riconosciuto la proprietà a titolo di usucapione di un appezzamento di terreno, acquistato dalla Cooperativa Costa Paradiso il 30/12/1974, di oltre 16 ettari ad un privato, cui era stato concesso in comodato d’uso. Con dichiarazione sostitutiva del 25/08/2014, il dr. Piergianni Addis attestava che il terreno era di proprietà della Comunità, ma dopo due anni riconosceva, in sede di conciliazione, l’usucapione a favore di un erede del detentore originario.
2) Transazione con S.E.I. S.p.A.
A fronte di un debito riconosciuto di 296.123,97 € la S.E.I. corrispondeva il minor importo di 200.000 € (sconto di euro 96.123.97 pari al 32%). L’accordo è stato perfezionato a Novembre 2016 ed ha previsto il reintegro del diritto di voto all’ assemblea del 24 Novembre 2016. Accordo avvenuto col C.d.A. in prorogatio, privo perciò dei poteri necessari per un atto dispositivo, come quello in questione. E’ in corso una trattativa con la S.E.I. S.p.A. per la revisione della transazione.
3) Rilevamenti volumetrici a mezzo drone
Ad oggi la volumetria totale edificata, a seguito di concessioni per piani casa, per abusivismi di vario tipo, è sfuggita al controllo amministrativo comunitario per cui il precedente C.d.A. aveva affidato ad una azienda specializzata un rilevamento dei volumi per via aerofotogrammetrica con elaborazioni matematiche dei risultati fotografici. Il contratto per questo affidamento non ha specificato né l’obiettivo, né i valori degli scostamenti richiesti nei risultati per l’affidabilità degli stessi. A seguito di ciò sono stati spesi 84.000 euro per un lavoro di sicura caratura sul piano professionale, ma che non serve a nulla ai fini delle esigenze della Comunità. Infatti gli scostamenti dallo stato reale sono elevati ( dal 20 al 70%) con valori estremamente variabili da caso a caso.
4) Revisione e manutenzione straordinaria del depuratore
Si tratta di valutare la compatibilità di una manutenzione straordinaria su un cespite non di proprietà della Comunità; Spesa per circa 300.000 euro a fronte di un appalto per circa 110.000 euro + IVA; Il direttore dei lavori ha rinunciato all’incarico per motivi personali e chi è subentrato non ha fornito alcun progetto; Direzione lavori per 20.000 euro in successione a due professionisti, in assenza del pur minimo verbale sullo stato dei lavori.
A giudizio del legale, solo in due casi, nei quali si può individuare una colpa grave degli amministratori, sussisterebbero gli elementi costitutivi per un’azione di responsabilità che possa essere ragionevolmente accolta dal giudice. Tali casi riguardano l’incarico di validazione del progetto di ampliamento dell’impianto fognario e l’incarico di direzione dei lavori per la messa a norma dell’impianto di depurazione affidati, entrambi, all’ing. Giampiero Cassitta. Negli altri casi, pur in presenza di una evidente negligenza ed incapacità gestionale degli amministratori, non sarebbero ravvisabili elementi sufficienti per proporre con possibilità di successo un’azione di responsabilità.
Il presidente del nuovo C.d.A. Ferdinando Buffoni ha precisato più volte che non vi è da parte dell’attuale C.d.A. alcun atteggiamento punitivo nei riguardi del precedente Consiglio.
Tuttavia, per aderire alla richiesta di molti partecipanti e per adempiere ad un dovere di trasparenza, l’attuale C.d.A. ha ritenuto necessario approfondire la sussistenza di un danno patrimoniale per la Comunità in relazione ad alcuni atti della precedente gestione.
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ULTIMO AGGIORNAMENTO 5 SETTEMBRE 2017 alle 12:20
Affidata ai legali della Comunità la valutazione di alcuni atti amministrativi adottati dal precedente Consiglio
Durante l’Assemblea del 9 agosto un punto particolarmente delicato, proposto al voto dei proprietari è stato quello riguardante “Alcuni atti di gestione posti in essere dal precedente Consiglio di Amministrazione decaduto il 18.3.2017.”
– EDITOR’S NOTE : Alla data del 17 marzo 2017 il decaduto Consiglio di Amministrazione era formato dai seguenti membri : Piergianni Addis (presidente); Sandro Guiducci (tesoriere); Federico Cogo (consigliere); Walter Soardo (consigliere) –
Il presidente Buffoni ha ben precisato nel suo intervento che non vi è da parte dell’attuale C.d.A. alcun atteggiamento punitivo né tantomeno vendicativo nei riguardi del precedente Consiglio.
Tuttavia, per aderire alla richiesta di molti partecipanti e per adempiere ad un dovere di trasparenza, il CDA ha ritenuto necessario approfondire l’eventuale sussistenza di un danno patrimoniale per la Comunità in relazione ad alcuni atti della precedente gestione, che sembrano evidenziare aspetti problematici. All’assemblea è stato chiesto di autorizzare il C di A a dare specifico mandato ad un legale di fiducia per accertare se in tali casi possano rinvenirsi profili di responsabilità amministrativa.
A titolo esemplificativo sono stati esposti in Assemblea alcuni degli atti oggetto di valutazione:
1) Accordo di conciliazione
La Comunità nel corso del 2016 ha riconosciuto la proprietà a titolo di usucapione di un appezzamento di terreno, acquistato dalla Cooperativa Costa Paradiso il 30/12/1974, di oltre 16 ettari ad un privato, cui era stato concesso in comodato d’uso. Con dichiarazione sostitutiva del 25/08/2014, il dr. Piergianni Addis attestava che il terreno era di proprietà della Comunità, ma dopo due anni riconosceva, in sede di conciliazione, l’usucapione a favore di un erede del detentore originario.
2) Transazione con S.E.I. S.p.A.
A fronte di un debito riconosciuto di 296.123,97 € la S.E.I. corrispondeva il minor importo di 200.000 € (sconto di euro 96.123.97 pari al 32%). L’accordo è stato perfezionato a Novembre 2016 ed ha previsto il reintegro del diritto di voto all’ assemblea del 24 Novembre 2016. Accordo avvenuto col C.d.A. in prorogatio, privo perciò dei poteri necessari per un atto dispositivo, come quello in questione. E’ in corso una trattativa con la S.E.I. S.p.A. per la revisione della transazione.
3) Rilevamenti volumetrici a mezzo drone
Ad oggi la volumetria totale edificata, a seguito di concessioni per piani casa, per abusivismi di vario tipo, è sfuggita al controllo amministrativo comunitario per cui il precedente C.d.A. aveva affidato ad una azienda specializzata un rilevamento dei volumi per via aerofotogrammetrica con elaborazioni matematiche dei risultati fotografici. Il contratto per questo affidamento non ha specificato né l’obiettivo, né i valori degli scostamenti richiesti nei risultati per l’affidabilità degli stessi. A seguito di ciò sono stati spesi 84.000 euro per un lavoro di sicura caratura sul piano professionale, ma che non serve a nulla ai fini delle esigenze della Comunità. Infatti gli scostamenti dallo stato reale sono elevati ( dal 20 al 70%) con valori estremamente variabili da caso a caso.
4) Revisione e manutenzione straordinaria del depuratore
Si tratta di valutare la compatibilità di una manutenzione straordinaria su un cespite non di proprietà della Comunità; Spesa per circa 300.000 euro a fronte di un appalto per circa 110.000 euro + IVA; Il direttore dei lavori ha rinunciato all’incarico per motivi personali e chi è subentrato non ha fornito alcun progetto; Direzione lavori per 20.000 euro in successione a due professionisti, in assenza del pur minimo verbale sullo stato dei lavori.
L’assemblea ha votato a larga maggioranza a favore della richiesta dal C.di A.:
Autorizzi il C.d.A. a dare mandato ad un legale di fiducia di verificare se alcuni atti posti in essere dal precedente C.d.A. possano integrare elementi di responsabilità da porsi a fondamento di una eventuale azione di responsabilità?
Pertanto il CDA ha affidato ai legali della Comunità la documentazione necessaria per la valutazione degli atti.
Il Consiglio di Amministrazione della Comunità
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All’indomani di un’assemblea proficua nei risultati ed assolutamente diversa dalle precedenti, con la partecipazione pacifica e attenta ai lavori di 165 proprietari, portatori di 536 deleghe (per un totale di 701 aventi diritto al voto), ecco i risultati delle otto votazioni, che, prima di tutto, hanno permesso di normalizzare la situazione finanziaria con l’approvazione dei vari bilanci sottoposti all’assemblea:
consuntivo del triennio 2013/2016,: approvato
consuntivo del 2016/2017,: approvato
preventivo 2017/2018,: approvato
E’ stato poi eletto il Collegio dei Rappresentanti, con un’unica lista presentata, con 476 voti (su 536),
questi i nominativi del neoeletto C.d.R. :
Claudia Motta
Fabrizio Filone
Lucio Cattaneo
Silvia Zingrillo
Domenico Butera
Claudio D’Alessandro
Francesco Lorenzon
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L’assemblea ha poi dato mandato all’attuale C.d.A., condotto dal Dr. Ferdinando Buffoni, con 573 voti su 701, di incaricare uno studio legale perché valuti se sussistano gli elementi costitutivi per proporre azione di risarcimento danni in relazione ad alcuni atti gestionali posti in essere dal decaduto C.d.A. condotto da Piergianni Addis dal 13 aprile 2013 al 17 marzo 2017
Alla data del 17 marzo 2017 il decaduto Consiglio di Amministrazione era formato dai seguenti membri :
Piergianni Addis (presidente)
Sandro Guiducci (tesoriere)
Federico Cogo (consigliere)
Walter Soardo (consigliere)
L’azione di risarcimento danni riguarderebbe :
1) La revisione manutenzione straordinaria del depuratore
2) La transazione con S.E.I. S.p.A. (Gruppo Gravina)
3) I rilevamenti volumetrici a mezzo drone
4) Un accordo di conciliazione in merito ad un appezzamento di terreno di circa 16 ettari riconosciuto ad un privato
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Le successive votazioni hanno riguardato:
– il servizio medico estivo, ed in questo caso L’Assemblea ha dato voto negativo (543 voti su 701) rispetto alla proposta di passare ad un servizio medico estivo a pagamento per tutti proprietari , che eliminasse la spesa a bilancio legata ai contratti con i medici
– il passaggio alla PEC come strumento di comunicazione formale della comunità con attribuzione delle spese postali per cartaceo al singolo partecipante, proposta approvata a larga maggioranza
– il contratto di riparto con Abbanoa che è stato approvato con un solo voto contrario
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ASSEMBLEA DEI PARTECIPANTI DELLA COMUNITÀ DI COSTA PARADISO
All’indomani di un’assemblea proficua nei risultati ed assolutamente diversa dalle precedenti, con la partecipazione pacifica e attenta ai lavori di 165 proprietari, portatori di 536 deleghe (per un totale di 701 aventi diritto al voto), ecco i risultati delle otto votazioni, che, prima di tutto, hanno permesso di normalizzare la situazione finanziaria con l’approvazione dei vari bilanci sottoposti all’assemblea:
consuntivo del triennio 2013/2016,: approvato
consuntivo del 2016/2017,: approvato
preventivo 2017/2018,: approvato
E’ stato poi eletto il Collegio dei Rappresentanti, con un’unica lista presentata, con 476 voti (su 536),
questi i nominativi del neoeletto C.d.R. :
Claudia Motta
Fabrizio Filone
Lucio Cattaneo
Silvia Zingrillo
Domenico Butera
Claudio D’Alessandro
Francesco Lorenzon
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L’assemblea ha poi dato mandato all’attuale C.d.A., condotto dal Dr. Ferdinando Buffoni, con 573 voti su 701, di incaricare uno studio legale perché valuti se sussistano gli elementi costitutivi per proporre azione di risarcimento danni in relazione ad alcuni atti gestionali posti in essere dal decaduto C.d.A. condotto da Piergianni Addis dal 13 aprile 2013 al 17 marzo 2017
Alla data del 17 marzo 2017 il decaduto Consiglio di Amministrazione era formato dai seguenti membri :
Piergianni Addis (presidente)
Sandro Guiducci (tesoriere)
Federico Cogo (consigliere)
Walter Soardo (consigliere)
L’azione di risarcimento danni riguarderebbe :
1) La revisione manutenzione straordinaria del depuratore
2) La transazione con S.E.I. S.p.A. (Gruppo Gravina)
3) I rilevamenti volumetrici a mezzo drone
4) Un accordo di conciliazione in merito ad un appezzamento di terreno di circa 16 ettari riconosciuto ad un privato
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Le successive votazioni hanno riguardato:
– il servizio medico estivo, ed in questo caso L’Assemblea ha dato voto negativo (543 voti su 701) rispetto alla proposta di passare ad un servizio medico estivo a pagamento per tutti proprietari , che eliminasse la spesa a bilancio legata ai contratti con i medici
– il passaggio alla PEC come strumento di comunicazione formale della comunità con attribuzione delle spese postali per cartaceo al singolo partecipante, proposta approvata a larga maggioranza
– il contratto di riparto con Abbanoa che è stato approvato con un solo voto contrario
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