L’airbag compie 40 anni, per la precisione quello installato per la prima volta su una vettura in vendita sul mercato europeo. L’auto in questione era la Mercedes Classe S, in particolare la generazione W126, che ha vissuto i suoi fasti negli anni Ottanta. Il nome completo del sistema, sviluppato insieme alla Bosch, era SRS – Supplemental Restraint System, ma prima di vederne i dettagli, bisogna precisare che la prima auto in assoluto a portare l’airbag nella produzione di serie non è stata questa Mercedes, bensì la Oldsmobile Toronado. Per chi non se la ricordasse, la Oldsmobile era uno storico marchio americano, attivo dal 1897 al 2004, periodo in cui ha prodotto circa 35 milioni di automobili. Insieme alla Pontiac è uno dei brand illustri che hanno fatto parte della galassia General Motors e che sono scomparsi all’alba del terzo millennio. La Toronado, in ogni caso, è stata prodotta in quattro serie, dal 1965 al 1992 e la sua particolarità era la trazione anteriore, che sul mercato americano non esisteva più da 30 anni.
Le forme della prima serie erano quelle di una grossa coupé, con uno stile in piena linea con gli standard nordamericani di quel periodo; la Toronado era lunga 5,36 metri e pesava all’incirca due tonnellate. Sotto il lungo cofano c’era un V8 da 7,5 litri e 400 CV. La Toronado di seconda generazione, quella che poteva montare l’airbag, era invece lunga 5,78 metri, mentre la potenza del motore era scesa a 253 CV, per colpa dell’entrata in vigore delle norme SAE. Gli airbag potevano essere due, sia per il guidatore che per il passeggero, e il nome ufficiale del dispositivo era Air Cushion Restraint System. È curioso notare, che il brevetto USA 2.649.311 depositato nel 1953 da John W. Hedrik era scaduto all’inizio del 1970. Tutte e tre le Big Three avevano sviluppato autonomamente gli airbag durante questo periodo, così Mr. Hedrik non ebbe alcun tipo di riconoscimento del suo lavoro.
Ma in quegli anni il mercato non era ancora pronto per l’airbag: l’opinione pubblica era scettica, le Case auto lottavano in tutti i modi contro la sua introduzione, giudicata costosa e inutile; inoltre, i dispositivi di quegli anni accusavano dei malfunzionamenti che portavano ad attivazioni spontanee e non richieste. Tutte ragioni che contribuirono alla scarsa popolarità degli airbag, tanto che nel 1977 vennero rimossi dalla lista degli optional della Oldsmobile. Tornado invece all’Europa, quaranta anni fa, Bosch ha avviato la produzione della prima centralina elettronica per airbag: il primo sistema comprendeva tre componenti: un convertitore di tensione, una riserva di energia e una centralina elettronica, per un totale di 170 pezzi. Questi componenti controllavano solo un airbag e un pretensionatore cintura per il guidatore e, a richiesta, per il passeggero del sedile anteriore. Dal gennaio 1981 sono state prodotte oltre 250 milioni di centraline airbag e i ricercatori stimano che abbiano contribuito a salvare circa 90.000 vite in tutto il mondo.
Sfruttando i sensori di pressione, accelerazione interna ed esterna e imbardata, la centralina identifica il tipo di incidente e la relativa gravità, attivando se necessario gli airbag e i pretensionatori delle cinture. In dieci millisecondi, l’algoritmo di attivazione interpreta i dati per determinare se il conducente ha semplicemente premuto il freno, ha urtato un veicolo parcheggiato, è saltato sopra il bordo del marciapiede oppure se il veicolo ha subito un urto grave o rischia di ribaltarsi. Se la situazione è pericolosa, il sistema attiva il generatore di gas pirotecnico. Entro 30 millisecondi, l’airbag è completamente gonfiato proteggendo il guidatore e i passeggeri. Oggi sono necessari oltre 1,8 milioni di simulazioni di incidente per preparare una centralina elettronica airbag per la produzione su larga scala in un modello nuovo.
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