Giudice onorario stesso stipendio di un togato

by • 27 dicembre 2020 • In evidenza, SOCIALECommenti disabilitati su Giudice onorario stesso stipendio di un togato2073

Sentenza storica, per la prima volta si dà un inquadramento specifico ai Got.

Mentre davanti a vari tribunali d’Italia continua la protesta della magistratura onoraria, che chiede un maggior riconoscimento della propria professione, un giudice del lavoro scrive una pagina importante per la categoria. È arrivata oggi la decisione del tribunale di Vicenza, in risposta al ricorso di una giudice onoraria (got) che, appellandosi alla normativa europea, chiedeva in sostanza che le fosse riconosciuto lo stipendio di un giudice togato. Per un periodo che va da maggio 2003 a luglio 2017.

Cosa ha stabilito il giudice? Ha accolto l’istanza, precisando che la ricorrente avrebbe avuto diritto a ricevere gli stessi compensi dei giudici ordinari. E ha indicato l’esatto importo che avrebbe dovuto esserle corrisposto, invece del pagamento a cottimo che ricevono i got. E la cifra che le spetta è quella della classe stipendiale HH03, quella cioè di un magistrato ordinario, di ruolo dopo aver svolto il tirocinio. Che, stando alle tabelle più recenti, corrisponde inizialmente a poco meno di 32mila euro lordi.

E siccome le somme che le sarebbero spettate non le sono state garantite, il giudice ha condannato il ministero e restituirgliele ora. Le sono stati infatti riconosciuti gli arretrati, ai quali va sottratto il compenso “a cottimo” già percepito. Alla ricorrente spetterà poi il risarcimento per “l’illegittima reiterazione dei rapporti a tempo determinato”, che vengono fatti ai magistrati onorari.

Si tratta di una sentenza storica perché per la prima volta viene pienamente riconosciuto, in adesione ai principi sanciti dalla Corte di Giustizia, in capo ad un Giudice Onorario che ha svolto funzioni assimilabili a quelle di un giudice togato il diritto a percepire lo stesso trattamento retributivo. Ciò non significa, ovviamente, che il Giudice Onorario diventi con ciò magistrato ordinario, significa però che se egli svolge lo stesso lavoro avrà diritto alla stessa retribuzione.

Giudice onorario: chi è?
Il giudice onorario è un professionista del diritto che esercita le funzioni tipiche del magistrato togato e che si occupa, pertanto, di decidere in merito ai casi e alle controversie che sono di sua competenza. Detto in maniera oltremodo semplice, possiamo affermare che il giudice onorario è una persona che fa il giudice pur non essendolo a tutti gli effetti.

In Italia, per diventare magistrato ordinario occorre superare un apposito concorso che, di solito, viene indetto con cadenza annuale. Per parteciparvi è necessario essere in possesso di alcuni requisiti, primo fra tutti la laurea in giurisprudenza, la quale deve essere accompagnata da ulteriori titoli (quale il diploma di specializzazione per le professioni legali, il dottorato, l’abilitazione all’esercizio della professione forense, lo stage in tribunale, ecc.). Il concorso consiste nell’affrontare tre prove scritte e una orale: nel caso di esito positivo, dopo un periodo di tirocinio, si diventa a tutti gli effetti magistrato ordinario.

Magistratura onoraria: cos’è?
Diverso è il percorso previsto per la magistratura onoraria: in questo caso, il concorso a cui bisogna iscriversi non è per esami, ma solamente per titoli. Ciò significa che il futuro giudice onorario non verrà selezionato in base al superamento di una o più prove, ma sulla scorta dei soli titoli che ha presentato al momento dell’invio della domanda. In parole povere, il giudice onorario viene scelto in base al suo curriculum.

Anche nell’ipotesi della magistratura onoraria, per poter accedere al concorso occorre essere in possesso di determinati requisiti: in buona sostanza, possono partecipare al concorso i laureati in giurisprudenza che abbiano conseguito l’abilitazione all’esercizio dell’avvocatura o abbiano svolto funzioni giudiziarie anche onorarie per almeno due anni, ovvero abbiano svolto funzioni notarili, di insegnamento di materie giuridiche nelle università, funzioni inerenti alle qualifiche dirigenziali e che abbiano un’età non inferiore a trent’anni né superiore ai settanta, che abbiano cessato l’esercizio di qualsiasi attività lavorativa e, se avvocati, purché non esercitino la professione forense nel circondario del tribunale dove ha sede l’ufficio del giudice di pace al quale appartengono.

Giudice onorario: cosa fa?
Cosa fa un giudice onorario? Egli esercita, seppur in maniera temporanea (la carica di magistrato onorario è, infatti, a tempo determinato), le stesse funzioni del magistrato ordinario: pertanto, può emettere sentenze, condannando al risarcimento o alla restituzione dei beni nei giudizi civili, ovvero al carcere in quelli penali. Il giudice onorario, in pratica, è del tutto assimilabile a colui che ha vinto il concorso per la magistratura ordinaria.

Va detto, però, che alla magistratura onoraria sono di norma attribuiti compiti meno rilevanti rispetto a quella ordinaria: ad esempio, il giudice di pace, che è il classico esempio di giudice onorario, è competente solamente per le controversie di minore importanza e, nel settore penale, non può nemmeno condannare a pena detentiva. Al contrario, i giudici onorari di tribunale si occupano di controversie molto delicate, avendo competenza anche su cause di ingente valore e, nel caso di giustizia penale, potendo comminare la pena del carcere.

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