La Nato, chiamata anche Alleanza Atlantica o Patto Atlantico, è un’organizzazione internazionale militare di natura difensiva, North Atlantic treat Organization (Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord). Nata il 4 aprile 1949 ed entrata in vigore il 24 agosto dello stesso anno, è un alleanza politica e militare siglata con il Trattato di Washington. È un’organizzazione creata in risposta al carattere totalitario dell’Unione Sovietica. Questa tentava di controllare in modo antidemocratico diversi paesi europei. L’Organizzazione ha sede a Bruxelles.
La sua missione è quella di “garantire la libertà e la sicurezza dei Paesi membri attraverso mezzi politici e militari”.
Alleanza politica e militare:
POLITICA:
la Nato promuove i valori democratici e consente ai membri di consultarsi e collaborare in materia di difesa e sicurezza per risolvere i problemi, creare fiducia e, nel lungo termine, prevenire i conflitti.
MILITARE:
La Nato si impegna a risolvere pacificamente le controversie. In caso di fallimento degli sforzi diplomatici, ha il potere militare di intraprendere operazioni di gestione delle crisi. Tali operazioni devono essere condotte in base alla clausola di difesa collettiva presente nel trattato fondativo della NATO – Articolo 5 del Trattato di Washington o dietro mandato delle Nazioni Unite, da soli o in collaborazione con altre organizzazioni internazionali.
QUANTI PAESI FANNO PARTE DELLA NATO?
Quali paesi fanno parte della Nato? Ad oggi fanno parte dell’Alleanza atlantica 30 Stati al mondo: Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Spagna. Dal 1999 si sono aggiunti i Paesi dell’est Europa come Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Bulgaria, Romania, Slovacchia e Slovenia, e ex repubbliche sovietiche come Estonia, Lituania e Lettonia. L’adesione di questi Paesi hanno irrigidito la Russia.
Ne fanno parte anche Albania, Belgio, Croazia, Danimarca, Grecia, Islanda, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Montenegro, Norvegia, Portogallo, Ungheria e Paesi Bassi.
CHI DIRIGE LA NATO?
È Jens Stoltenberg l’attuale segretario generale dell’Alleanza atlantica. Nominato l’1 ottobre 2014, si considera un pacifista. Politico, norvegese di 62 anni, ha ricoperto per ben due volte l’incarico di primo ministro della Norvegia. Il segretario generale è il più alto funzionario internazionale dell’Alleanza. Ha il compito di guidare le consultazioni e il processo decisionale all’interno dell’Alleanza e di garantire l’attuazione delle decisioni. È, inoltre, il portavoce capo della Nato nonché il capo dello staff internazionale dell’organizzazione che ha il compito di fornire consulenza, orientamento e assistenza amministrativa alle delegazioni nazionali nei quartieri generali della Nato.
LA NATO PUÒ INTERVENIRE NELLA CRISI IN UCRAINA?
Ma la Nato può intervenire in Ucraina? Si è parlato negli ultimi giorni di articolo 4 e articolo 5 del Patto Atlantico. Diversi Paesi Baltici hanno chiesto negli ultimi giorni a Jens Stoltenberg di attivare questi due articoli per far fronte alla crisi Ucraina. Ma la Nato può muoversi in questo modo? Visto che l’Ucraina non fa parte della Nato. E, soprattutto, cosa sono gli articoli 4 e 5?
Articolo 4
Le parti si consulteranno ogni volta che, nell’opinione di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata.
Articolo 5
Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell’America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell’esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall’art. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l’azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l’uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell’Atlantico settentrionale. Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali.
Leggendo prima l’Articolo 4, comprendiamo che la Nato, in teoria, non potrebbe intervenire in Ucraina. Ma leggendo poi l’Articolo 5, La Nato potrebbe intervenire, a difesa dell’Ucraina, non in quanto membro dell’Alleanza, ma perché segnale di un pericolo allargato ad altri Paesi, che fanno parte della Nato, quali Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania.
DOVE SI TROVA LA NATO IN ITALIA?
La principale base Nato in Italia è quella di Sigonella, in Sicilia, nella piana di Catania, ma in tutta l’isola sono distribuite altre basi Nato. Il ruolo strategico della Sicilia è quello di base di lancio per i super droni di ultima generazione, i Global Hawk, aerei guidabili in remoto da oltre duecento milioni di dollari. Quelli che in queste settimane hanno perlustrato ogni giorno, per ore, il confine tra Ucraina e Russia, e registrato gli spostamenti dei soldi russi. Assieme ai Global Hawk, figurano i ‘Triton’ e i cosiddetti droni killer ‘Reaper’. Sigonella fa da base di trasmissione dei dati necessari ai piani di volo e di attacco dei droni. Ha due “facility” gemelle: la base di Ramstein, in Germania, e quella di Creech, nel Nevada.
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