Le auto a guida autonoma – al momento limitate ai robotaxi nelle applicazioni reali – esistono e allo stesso tempo suscitano timore, poiché le implicazioni tecnologiche ed etiche legate all’argomento sono numerose. Recenti incidenti, come quello di un robotaxi Cruise a San Francisco, hanno provocato qualche esitazione tra i legislatori e l’opinione pubblica.
Link Video robotaxi Cruise a San Francisco
Mentre il sopracitato Cruise di GM ha sospeso le operazioni in sei città degli Stati Uniti dopo l’incidente di ottobre, il concorrente Waymo di Alphabet sta ancora operando servizi pubblici limitati di taxi senza conducente a San Francisco, Los Angeles, Phoenix e la nuova aggiunta Austin, Texas. Un servizio a Las Vegas di Motional è stato sospeso a maggio.
Nelle città cinesi, è già in parte più normale poter salire a bordo di un robotaxi (o robobus), dato che diversi operatori stanno cercando di dominare il mercato e hanno ampliato le loro flotte. Apollo Go, della società tecnologica cinese Baidu, uno dei maggiori operatori, attualmente ha in strada fino a 400 robotaxi nella città di Wuhan. Diverse aziende stanno conducendo prove e servizi pubblici nelle città di Guangzhou, Shenzhen, Shanghai e Pechino. Anche città più piccole sono coinvolte da alcune aziende e spesso sono quelle dove le compagnie hanno avviato le prime prove. Mentre le prove iniziali erano spesso gratuite e persino su richiesta, le nuove tariffe basse per i robotaxi in Cina hanno già sollevato qualche malcontento tra i tassisti.
Mentre Cruise doveva servire Dubai, il fornitore cinese WeRide ha condotto una prova pubblica ad Abu Dhabi. Singapore dispone di un servizio di robobus gestito dalla stessa azienda.
Molti robotaxi attualmente sono limitati a specifiche aree, orari o distanze e potrebbero avere un operatore di sicurezza remoto, che secondo la legge cinese può monitorare fino a tre taxi. Alcune operazioni in Cina includono anche conducenti di sicurezza a bordo, che sono presenti ma non necessari per manovre specifiche del veicolo.
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